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11
Marzo
2020

Emergenza COVID-19


Cari Assistiti,

 

Visto l’aggravarsi, in tutto il Paese, dell’epidemia legata al nuovo coronavirus COVID-19 e la chiusura, fino a data da definire, delle nostre attività ambulatoriali di routine (fatte salve quelle urgenti, concordate caso per caso con lo staff medico), abbiamo pensato di scrivervi questo messaggio per raggiungere tutti e fornire alcune informazioni di massima che possano essere utili a chiarire alcuni dubbi e a mettere in atto adeguati comportamenti preventivi per evitare il contagio e l’infezione da COVID-19.

 

Una premessa fondamentale è che, al momento, non abbiamo sufficienti informazioni riguardo gli effetti dell’infezione da COVID-19 in persone affette da SM.

Dobbiamo dunque affidarci alle conoscenze disponibili riguardo la SM, i meccanismi di azione delle terapie e l’esperienza maturata, ma anche e soprattutto farci guidare dal buon senso e dal senso di responsabilità di ciascuno di noi (soprattutto in una situazione in cui il bene di ciascuno dipende, più che mai, dai comportamenti virtuosi di tutta la comunità, nessuno escluso).

 

Info generali su SM e infezione da COVID-19

Dai dati a disposizione emerge chiaramente che le persone più a rischio di complicanze (anche molto gravi) in corso di infezione da COVID-19 sono le persone anziane e quelle affette da malattie croniche e/o immunodepresse (per malattie o trattamenti farmacologici).

In linea di massima, pur essendo la SM una malattia cronica, non dovrebbe determinare un rischio significativo di complicanze. Questo perché il sistema immunitario – nonostante si tratti di una malattia autoimmune -  funziona, nella risposta alle infezioni, come nelle persone normali. Dunque, nel caso di persone con SM che non rientrano nella 4 categorie elencate nella sezione che segue, bisognerà semplicemente attenersi strettamente alla norme di igiene e comportamento anti-contagio (All.1) indicate dalle autorità nazionali e regionali (che vengono aggiornate, come ben sapete, giorno per giorno in base all’evolvere della situazione).

 

Quali pazienti SM devono fare più attenzione all’infezione da COVID-19:

  • Pazienti di età avanzata (cioè dai 60-65 anni in su)
  • Pazienti con malattia di lunga durata e/o con moderata-severe disabilità, cioè con importanti limitazioni nei movimenti e nella deambulazione (come nel caso dei pazienti relegati in sedia o a letto)
  • Pazienti con altre patologie (es. cardiopatie, diabete mellito, obesità, bronchite cronica, etc.)
  • Pazienti in trattamento con farmaci immunomodulanti/immunosoppressivi per la cura della SM* (per maggiori dettagli si vedano i paragrafi di seguito dedicati)

Nei suddetti 4 casi è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO attenersi, ancora più scrupolosamente che negli altri, alle norme di igiene e comportamento (All.1) necessarie per evitare il contagio, includendo il lavoro da casa o l’astensione dal lavoro nei casi in cui questo non sia possibile (se necessitate di una certificazione di supporto, potete inoltrare una richiesta attraverso la nostra email o contattarci negli orari di lavoro ai numeri che conoscete).

 

*Pazienti in trattamento con farmaci immunomodulanti/immunosoppressivi per la cura della SM

Per questi pazienti, che sono la maggioranza, alleghiamo innanzitutto un importante documento (All.2) redatto dalla Società Italiana di Neurologia e dal Gruppo di Studio Italiano sulla SM (reperibile anche sul sito dell’AISM), che preghiamo di leggere attentamente. Di seguito alcune indicazioni specifiche che abbiamo sviluppato basandoci sul documento di cui sopra (All.2).

 

 

 

PAZIENTI IN TERAPIA CON FARMACI DI I LINEA

Avonex/Plegridy/Rebif/Extavia/Copaxone/Copemyl/Aubagio/Tecfidera

In linea generale, sempre in base alle scarse conoscenze a nostra disposizione, possiamo considerare queste terapie accettabilmente sicure in quanto non indeboliscono sensibilmente il sistema immunitario: non andranno dunque sospese salvo concreto sospetto di contagio o infezione in atto.

Poiché le terapie suddette potrebbero comunque – in alcuni soggetti più che in altri – indebolire, anche se lievemente, le risposte del sistema immunitario nei confronti di una infezione da COVID-19, è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO che i pazienti in trattamento si attengano, molto scrupolosamente, alle norme di igiene e comportamento (All.1) necessarie per evitare il contagio, includendo il lavoro da casa o l’astensione dal lavoro nei casi in cui questo non sia possibile (se necessitate di una certificazione di supporto, potete inoltrare una richiesta attraverso la nostra email o contattarci negli orari di lavoro ai numeri che conoscete).

 

PAZIENTI IN TERAPIA CON FARMACI DI II LINEA

Tysabri/Ocrevus/Lemtrada/Gilenya/Mavenclad/Mabthera e biosimilari

Un discorso a parte lo meritano i pazienti che assumono o hanno assunto una o più delle terapie sopraelencate. Questi farmaci vengono utilizzati per forme di SM più attive/resistenti e dunque la valutazione dei rischi/benefici in merito ad una eventuale sospensione del trattamento è molto più complessa e delicata. L’interruzione di questi farmaci, infatti, potrebbe esporre i pazienti ad un elevato rischio di riattivazioni/ricadute della malattia, con la comparsa di deficit neurologici che, come ben sapete, non sempre sono reversibili (anche dopo una terapia cortisonica). D’altro canto, però, potendo questi farmaci indebolire sensibilmente le difese immunitarie, i pazienti devono ASSOLUTAMENTE ATTENERSI alle norme di igiene e comportamento (All.1) necessarie per evitare il contagio, includendo il lavoro da casa o l’astensione dal lavoro nei casi in cui questo non sia possibile (se necessitate di una certificazione di supporto, potete inoltrare una richiesta attraverso la nostra email o contattarci negli orari di lavoro ai numeri che conoscete).

Dunque, in accordo con le raccomandazioni riportate nel documento allegato (All.2):

  • I pazienti in trattamento con Gilenya e Tysabri (salvo nuove raccomandazioni) dovrebbero proseguire la cura senza modifiche, sospendendola immediatamente in caso di sospetto contagio o infezione in atto (NB: avvisando subito il centro SM)
  • I pazienti in trattamento con Ocrevus, Lemtrada, Mavenclad e Mabthera e biosimilari, dovranno posticipare - salvo casi particolari - i cicli di ritrattamento (cioè i nuovi cicli di terapia) fino a data da definire, augurandoci che l’emergenza finisca presto e non si dovrà ritardare la ri-somministrazione della terapia oltre qualche settimana. NB: sarà cura del Centro SM, di settimana in settimana, contattare i pazienti interessati dalla sospensione del trattamento e prendere nota dei pazienti che dovranno recuperare/riprendere la cura non appena sarà possibile.

 

Pazienti in attesa di passare da una terapia di I linea ad una terapia di II linea

Per i pazienti che in questo periodo avrebbero dovuto cambiare terapia, passando da una terapia di I linea ad una di II linea, abbiamo stabilito - in via cautelativa - di rimandare questo passaggio a subito dopo la fine dell’emergenza (salvo condizioni/situazioni che non consentissero questo slittamento).

 

Sperando di essere stati sufficientemente chiari (anche se non esaustivi) ed avervi fornito le minime ma necessarie informazioni su come affrontare questa grave emergenza sanitaria, rimaniamo a disposizione per qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni e/o chiarimenti. Non appena ci saranno aggiornamenti/novità rilevanti vi contatteremo nuovamente. Vi preghiamo anche di consultare regolarmente il nostro sito web dove pubblicheremo il testo di questa mail e tutte le prossime comunicazioni (www.sclerosimultiplanapoli.it).

 

A tutti noi e voi l’obbligo di salvaguardare noi stessi e tutte le persone che ci circondano, mettendo in atto comportamenti adeguati, civili e responsabili.

 

Con l’augurio che l’emergenza sanitaria in corso sia presto superata e che possiate riprendere le vs normali attività quanto prima, inviamo a TUTTI un cordiale saluto.

 

Dr. Antonio Gallo e tutto lo staff medico e paramedico del Centro SM della I Clinica Neurologica

Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

 

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