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22
Settembre
2021

Aggiornamenti su dose addizionale Vaccino anti Covid-19 per le persone con SM


Gentili Assistiti del CSM,

 

A seguito della circolare emanata dal Ministero della Salute il 14 Settembre 2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato l'elenco (per consultarlo potete cliccare qui) dei farmaci ad azione immunosoppressiva da considerare ai fini della selezione dei soggetti per i quali può essere indicata la dose addizionale di vaccino anti-COVID-19. 

 

AGGIORNAMENTO del 28.09.21: pubblicate le raccomandazioni SIN/AISM/FISM riguardanti la III dose di vaccino (cliccare qui per visualizzarle).

 

Pertanto, in considerazione di quanto riportato nel suddetto elenco, è indicata una dose addizionale di vaccino a mRNA (NB: indipendentemente dalla tipologia di vaccino utilizzata per il primo ciclo vaccinale) per le persone con SM in terapia con:

  • Fingolimod (GILENYA)
  • Siponimod (MAYZENT)
  • Ocrelizumab (OCREVUS)(*)
  • Rituximab (vari nomi commerciali)
  • Alemtuzumab (LEMTRADA)
  • Cladribina (MAVENCLAD)
  • Dimetilfumarato (TECFIDERA)(**) 

  

Come riportato nel suddetto documento AIFA, si specifica inoltre che:

- La decisione di somministrare una dose addizionale di vaccino non dipende dal livello di anticorpi anti-spike

 

- La somministrazione della dose addizionale non può avvenire prima di 28 giorni dalla seconda/ultima dose di vaccino.  

 

- (*) Le persone con SM in trattamento con Ocrelizumab (OCREVUS) dovrebbero praticare la dose addizionale di vaccino dopo 3 mesi dall’ultima infusione (e attendere almeno 1 mese dopo questa dose di vaccino prima di praticare il ciclo di terapia successivo).

 

- (**) Le persone con SM in trattamento con Dimetilfumarato (TECFIDERA), dovrebbero praticare la dose addizionale soltanto se, al momento della somministrazione delle prime due dosi di vaccino, presentavano una linfopenia di grado ≥ 2 (WHO), cioè una conta assoluta dei linfociti inferiore a 800/mmc. La somministrazione della dose addizionale del vaccino può avvenire senza limitazioni temporali rispetto all'ultima somministrazione del farmaco.

 

Per eventuali richieste di informazioni e/o chiarimenti contattare il Centro SM utilizzando ESCLUSIVAMENTE questi due canali:

- E-mail: centrosm.neuro1.napoli@gmail.com

- Telefono: 081-5665145, lunedì e mercoledì dalle 8:00 alle 9:30

  

Cordiali saluti,

Dr. Antonio Gallo & Staff del CSM 

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17
Giugno
2021

Risposta umorale al vaccino mRNA (Pfizer) anti SARS-CoV-2 (COVID) in pazienti con Sclerosi Multipla trattati con Ocrelizumab: evidenze preliminari di una ridotta risposta


Appena pubblicati i risultati di uno studio condotto presso il CSM-Napoli della I Clinica Neurologica dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”.

 
Lo studio ha valutato, tramite prelievi ematici seriati eseguiti su pazienti con SM trattati con Ocrelizumab, la risposta immunitaria (in particolare la produzione di anticorpi IgG anti-spike) evocata da un vaccino anti-SARS-CoV-2 (COVID) a base di mRNA (Pfizer).

 

Il lavoro, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Neurological Sciences”, ha mostrato che nella maggior parte dei pazienti studiati, la risposta anticorpale risultava molto debole o rallentata.

 

Il CSM ha dunque avviato la raccolta e l'analisi dei dati di una più ampia coorte di pazienti, trattata anche con altri farmaci modificanti il decorso della malattia (in particolare quelli ad alto impatto/elevata efficacia/II linea), per valutare più approfonditamente ed estensivamente la risposta umorale/anticorpale post-vaccino per SARS-CoV-2.

 

NOTA BENE: lo studio ha valutato soltanto la risposta anticorpale e non quella cellulare, che pure è cruciale/fondamentale nel conferire una buona difesa contro il virus SARS-CoV-2 (COVID). La risposta cellulare, ad oggi, può essere valutata solo in laboratori avanzati di ricerca e non è ancora standardizzata. Dal punto di vista pratico ne consegue che, pur in presenza di una risposta anticorpale ridotta, se il vaccino riesce a stimolare una buona risposta cellulare (che, come detto sopra, non è ancora valutabile con comuni test di laboratorio), si potrebbe comunque acquisire una certa protezione contro l'infezione.

Per scaricare l'articolo, clicca qui  

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